Epidemia Xylella, un seminario in difesa degli ulivi
Una corretta informazione su come intervenire per arginare l’infezione Xylella in quei territori ancora indenni all’infezione ma ospitanti il vettore Sputacchina è stato il tema centrale del seminario formativo dal titolo “Epidemia Xylella: prevenzione e contrasto” svoltosi ieri pomeriggio al Chiostro di San Domenico.
In Puglia la malattia batterica è stata riconosciuta nel 2013 e classificata come “Sindrome del disseccamento rapido dell’olivo”. In sostanza il batterio occlude i vasi legnosi della pianta bloccando il flusso della linfa grezza. La mancanza di trasporto dell’acqua verso la chioma porta alla bruscatura delle foglie quindi al disseccamento di germogli e rami che possono provocare nell’arco di 3-5 anni addirittura la morte della pianta. Dopo l’ultimo monitoraggio del 9 maggio 2019 dell’Osservatorio fitosanitario regionale sugli uliveti delle zone dell’entroterra pugliese, il territorio del Comune di Noci è stato riconfermato in quella che viene definita “zona cuscinetto”. Ciò rende obbligatori trattamenti insetticidi per contenere la popolazione degli adulti di sputacchina, l’insetto vettore del batterio patogeno. È il ricercatore Pierfederico La Notte a spiegare la malattia con i relativi sintomi che la pianta riporta e la sua diffusione: "Sono stati scoperti diversi focolai. Oltre al Salento, ve ne sono altri in Toscana, Francia, Spagna e Portogallo ricoprendo ad oggi lo 0,6% del territorio europeo".
A Crescenza Dongiovanni del CRSFA invece il compito di illustrare come la sputacchina, insetto vettore, riesca a trasferire il batterio da una pianta all’altra aumentando a dismisura il rischio contagio tra piante. Purtroppo un ritardato intervento di contenimento ha fatto si che oggi siano infetti 800mila ettari di terreno pugliese pari a circa il 40% del territorio agricolo regionale. Il quadro normativo di riferimento e le azioni intraprese dagli organismi pubblici li ha illustrati l’ex Generale dei Carabinieri Forestali Giuseppe Silletti, nominato nel 2015 commissario straordinario per l’emergenza xylella, e redattore dell’omonimo piano.
Per queste ragioni il seminario formativo ha inteso illustrare al pubblico gli interventi e le misure messe in atto per contrastare l’avanzamento del batterio vegetale e tentare di allontanare i dubbi derivanti dalla disinformazione.